È guidata da Andrea Giacetti, veneziano trapiantato da anni a Montalcino, la lista civica che scenderà in campo nelle elezioni comunali di maggio: si chiama “Tradizione Innovazione Montalcino” e, come spiega Giacetti, “ha come mission principale quella di portare a nuova vita il paese, dopo anni di spopolamento, chiusura di negozi ed eliminazione di servizi. Tutto passerà anche attraverso l’apertura della sede distaccata di un’Università (si parla della Facoltà di Agraria di Padova): l’arrivo di giovani e studenti apporterà un forte stimolo all’economia dell’intero paese”. Secondo Giacetti “la necessità di costruire un nuovo soggetto politico per Montalcino nasce dal constatare una situazione di estrema emergenza. Da decenni perdiamo servizi, ricchezza economica e, con questi, perdiamo popolazione, soprattutto la popolazione giovane e qualificata, che qui non trova né sbocchi né un minimo incoraggiamento. Perfino il patrimonio culturale e ambientale, che ci è stato tramandato da una storia millenaria, deperisce in gran parte nell’incuria e nel disinteresse, pregiudicando un bene che abbiamo il dovere di custodire e sfruttare a beneficio di tutti, sopratutto per le future generazioni. Abbiamo assistito per anni al progressivo aggravamento di questa profonda crisi, mentre i soggetti politici esistenti dimostravano di non saper reagire in alcun modo. Molto spesso gli interessi di parte sono stati anteposti agli interessi della zona, cosicché di volta in volta abbiamo visto svendere pezzetti del nostro futuro in omaggio alla logica partitocratica, o in cambio di qualche beneficio ad uso di pochi. Oggi qualcuno addirittura arriva a negare le pesanti difficoltà in cui ci troviamo, cancellando in un sol colpo con esse anche la propria incapacità a ricercare soluzioni. Qualche altro, pur ammettendo la gravità della situazione, l’ha ormai accettata come una calamità naturale alla quale è impossibile porre rimedio. Noi pensiamo che non sia giusto arrendersi. Possiamo ancora rialzarci, se troviamo la volontà per metterci in gioco e il coraggio di cambiare rotta. Possiamo farlo se ripartiamo dalla società civile, meno compromessa e più agile del ceto politico locale”. Se questo è l’affondo di Giacetti verso l’amministrazione che ha governato Montalcino, negli ultimi dieci anni, i suoi progetti sono: “vogliamo chiarire fin dall’inizio che la strada che intendiamo percorrere è informata ad una visione della politica intesa come servizio che alcune persone svolgono per la comunità in cui vivono, servizio con un mandato revocabile e a tempo determinato. Immaginiamo quindi un’amministrazione estremamente permeabile rispetto alla società che la circonda, che sappia evolversi e rinnovarsi nel tempo in parallelo con questa”. Tra i progetti di Andrea Giacetti: “il nostro primo impegno sarà quello di riorganizzare la struttura amministrativa, motivando i dipendenti con una più giusta ripartizione degli incentivi, premiando i meritevoli e rimuovendo eventuali posizioni di privilegio”. Sul fronte territorio e risorse naturali la lista civica vuole “sostenere l’utilizzo di prodotti locali (filiera corta) per ridurre ulteriormente la quantità di rifiuti da imballaggio, oltre che per promuovere le coltivazioni locali, garantire il consumo di prodotti freschi, ridurre le emissioni di sostanze inquinanti dovute al trasporto e contenere il costo del prodotto”. Mentre “all’interno e in prossimità del centro storico, così come nella frazione di Torrenieri, occorre migliorare e completare il sistema dei servizi e delle connessioni, per mezzo di spazi pubblici aperti, percorsi pedonali e dove possibile piste ciclabili”. Sulle attività produttive, secondo Giacetti, “spesso conservazione non è sinonimo di regressione: nell’evoluzione di una città restare collegati alle proprie radici culturali, non rinnegarle, ma innestare le novità su di esse, significa progredire senza il rischio di smarrire la propria identità e quindi progredire in modo duraturo e tale da stimolare ulteriori passi in avanti. Essendo la carenza di strutture il principale punto di debolezza del territorio, riteniamo prioritario predisporre una serie di interventi a breve e lungo termine in accordo con le altre amministrazioni ed enti di riferimento allo scopo di favorire l’occupazione”. Per Giacetti “è fondamentale che la “Città” riprenda a vivere - e spiega - da molto si parla di poter creare a Montalcino una Università (enologica). In breve periodo è possibile concretizzare un progetto in collaborazione le scuole di Conegliano e l’università di Padova, per creare una sorta di “filiale” a Montalcino. Le scuole Enologiche comprendono periodi di “stage formativo” che si strutturano come “visione del lavoro presso aziende di settore” ed in qualità di questo non prevedono una retribuzione economica. L’unica cosa che deve essere garantita alle scuole e conseguentemente agli alunni vitto e alloggio. Ci impegniamo a studiare soluzioni per garantire l’alloggio, mentre per i pasti gli alunni potranno usufruire delle strutture in dotazione al Comune . Sarà inoltre necessario curare i rapporti con le scuole per la programmazione degli stage stessi. La scuola permetterà di formare cantinieri, selezionatori, e personale qualificato che, oltre a colmare lacune occupazionali sempre presenti nelle attività agricole, apporteranno una certa professionalità alle stesse e contribuiranno sensibilmente a diminuire il fenomeno del precariato nel settore. Lavoreremo, inoltre, per sviluppare un’offerta di corsi specialistici di breve e media durata nel settore dell’enologia attraverso la collaborazione con società specializzate nella formazione professionale. Infine, intendiamo sviluppare il concetto di ascolto ed aiuto ai cittadini e agli operatori del settore attraverso un Forum su internet dedicato ad ascoltare richieste, lamentele, critiche, suggerimenti e idee”. Questi i principali punti del programma di Giacetti che comprende anche progetti a lungo termine soprattutto sul fronte infrastrutture: “realizzazione della pista ciclabile tra Montalcino e Castelnuovo dell’Abate, tra Montalcino e Buonconvento, piste per mountan Bike, tracciati di trekking e horse trekking e sistemazione delle vie cittadine”. Giacetti punta il dito anche sulle strutture culturali, che “bisogna renderle vive, ripensandone gli orari di fruibilità, e la riorganizzazione degli spazi. La Biblioteca Comunale deve divenire sempre più il centro di iniziative a carattere letterario attraverso una sistematica collaborazione con le associazioni culturali (anche con un Internet point ed una sezione di mediateca). Montalcino, continua Giacetti, “dovrà essere complessivamente rivista e rinnovata l’attuale impostazione della Sagra del Tordo in modo che torni ad essere occasione di diffusa promozione della città, destinata ad un pubblico ampio, così come era ai primi anni di vita”. E “deve essere prestata massima attenzione al mantenimento del cinema e del teatro a Montalcino, studiando soluzioni provvisorie esperimentali”.
Focus - Un argomento comune in tutte le liste: “il recupero delle emergenze artistiche e monumentali della città”
Montalcinonews sta guardando nei programmi di ogni lista degli argomenti condivisi. Per il momento, una parte comune a tutte le liste sembra essere “il recupero delle emergenze artistiche e monumentali della città”. Giacetti spiega: “d’intesa con le Soprintendenze, dovrà essere messa in atto un’opera di recupero e valorizzazione logistica integrata e strutturale dei diversi monumenti presenti in città: in accordo con i proprietari e con la Diocesi, dovrà essere valorizzata l’immagine dei numerosi palazzi storici e chiese cittadine, ricostruendo attraverso di essi un tessuto civile e religioso che rischia di essere dimenticato. Occorrerà, inoltre, avviare un recupero ed una promozione integrata (Comuni/Diocesi) delle “emergenze artistiche ed archeologiche” sparse nel vasto territorio di Montalcino (borghi medievali, pievi, fortilizi).