Othmar Kiem, firma di “Falstaff”, racconta che il Brunello 2007 avrà successo sul mercato: “un vino - spiega - forse senza la longevità del 2006, ma non tutti i vini devono essere per forza longevi, perché vanno anche bevuti…”. Per il Master of Wine inglese Tim Atkin il 2007 è senz’altro “un’annata buona, caratterizzata da grande espressività e alcol ben bilanciato”. Steven Spurrier (Decanter) afferma: “ho assaggiato il Rosso 2010 e mi è piaciuto, molto buono e fresco. Ma la mia preferenza va alla Riserva 2006: grande profondità e ricchezza, è meravigliosa!”. Per Mayumi Nakagawara, che scrive per la rivista giapponese “Winart”, il Brunello 2007 non è un’annata da invecchiamento, ma è molto piacevole. La 2006, invece, è molto interessante e variegata, con picchi di eccellenza. Così alcune delle firme straniere, ieri e oggi, a Montalcino.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024